La rateizzazione delle imposte: conviene realmente?

Giunta l’estate purtroppo occorre procedere anche al versamento delle imposte, il che spesso è un problema un po’ per tutti.

Esiste però la possibilità prevista per legge di avvalersi della facoltà di rateizzare il versamento delle somme dovute all’Erario derivanti dalla dichiarazione dei redditi.

Ad esempio è possibile rateizzare il primo acconto IRPEF e/o versare in un’ unica soluzione il saldo dovuto ed è inoltre possibile scegliere il numero delle rate mensili fino ad un massimo di sei con decorrenza dal 31 luglio.

Purtroppo però questo beneficio non opera per il secondo acconto dovuto che dovrà essere necessariamente versato in un’unica soluzione.

Per l’anno fiscale 2024, grazie all’art. 37 del D. Lgs. 12.2.2024 n. 13, il versamento delle imposte, sia di natura fiscale che contributiva, è stato differito dal 30 giugno al 31 luglio 2024, senza alcuna maggiorazione (0,40%).

Nel caso si proceda ad un versamento rateale e la scadenza della rata coincida nel periodo compreso dal 1 al 20 agosto, solo in tale fattispecie opera il differimento al giorno 20 di agosto rispetto al 16 canonico.

Attenzione.

La rateizzazione delle imposte comporta però la corresponsione degli interessi all’Erario quantificati nella misura del 4% su base annua come indicato all’art.5 co. 1 del DM 21.5.2009. Chiaramente al contribuente è riservata la valutazione di convenienza rispetto al versamento nei termini ordinari.

Nel caso si dovesse optare per il versamento rateale ne consegue che l’Erario dovrà ottenere il versamento dell’imposta e degli interessi la cui incidenza complessiva non raggiungerebbe l’1% dell’ammontare dovuto.

Di seguito un’ esemplificazione.

Si supponga che un contribuente sia tenuto a versare il saldo IRPEF 2023, pari a 6.000 euro, e che la prima rata venga pagata il 31.7.2024, in quanto si è avvalso del differimento del versamento con la maggiorazione dello 0,4%.

In questo caso, maggiorando l’importo dovuto (6.000) dello 0,4% (0,4% x 6.000 = 24), deve essere versata un’ IRPEF quantificata in euro a 6.024.

Essendo suddiviso in 5 quote l’importo delle imposte dovute di ciascuna di esse sarà pari ad euro 1.204,80 euro.

La prima rata non maturerà interessi mentre dalla seconda devono essere applicati gli interessi indicati come nella seguente tabella che ammontano in cinque mesi 32,53 euro.

 

In conclusione possiamo affermare che in determinate condizioni il versamento rateale delle imposte non è una soluzione finanziariamente onerosa per i contribuenti e permette di andare in spiaggia sereni, dunque, a tal proposito…Buone vacanze!

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